GIORGIA SANTORO
La Cantiga de la Serena
Déjà Vu
Dream Notes
Giorgia Santoro interpreta
Ennio Morricone
Flatus Vocis
Tran(ce) Formation Quartet
Festival
Il Cammino Celeste
La Cantiga de la Serena
Canti di gioia, di preghiera e d’amore dal Mediterraneo
Fabrizio Piepoli voce, santur, shruti box, tar
Giorgia Santoro flauto, flauto basso, bansuri, xiao, cimbali
Adolfo La Volpe oud, cetra corsa, bouzouki irlandese
La Cantiga de la Serena è un ensemble di musicisti e ricercatori del sud Italia (Puglia – Salento) che da anni si dedica al recupero ed alla rielaborazione della musica antica e tradizionale del bacino del Mediterraneo, vero e proprio ponte culturale tra Occidente e Oriente.
Il repertorio si basa sui brani della tradizione popolare pugliese dal Salento al Gargano (canti ‘alla stisa’, ninnananne, tarantelle, pizziche) rielaborati ed eseguiti in una chiave elegante e raffinata accostati ad antiche cantighe e romanze sefardite – espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli – a canti medievali cristiani di pellegrinaggio e devozione (Cantigas de Santa Maria, Llibre Vermell de Montserrat) e splendide melodie delle tradizioni provenzale, arabo-andalusa e irlandese.
Un viaggio millenario nella musica del Mediterraneo tra i ritmi ipnotici ed incantatori della tarantella del sud Italia, le ammalianti melodie ebraiche, la devozione dei pellegrini cristiani, la raffinata tecnica improvvisativa del maqam arabo, i tempi dispari della musica mediorientale e balcanica.
La Cantiga de la Serena utilizza strumenti che appartengono a diverse culture musicali, lasciando ampio spazio ai momenti improvvisativi, alla libera espressione del proprio modo di sentire e filtrare questi antichi canti di amore, preghiera e gioia.
DéJà VU
Concerto per flauti & live electronics
GIORGIA SANTORO flauto, flauto contralto, flauto basso, bansuri, xiao, voce, tampura elettronica, cimbali, loop-station, effects.
Il déjà vu è quel fenomeno psichico che consiste nella sensazione di aver già visto un'immagine o di aver già vissuto un avvenimento o una situazione che si sta verificando.
Il progetto Déjà Vu è un viaggio in una dimensione in cui sogno e realtà, ricordo e immaginazione si incontrano sino a con-fondersi. Gli strumenti ne ripercorrono il linguaggio psico-emotivo: durante l’improvvisazione, filo conduttore di tutto il progetto, riaffiorano antichi canti dal fascino ipnotico che si con-fondono con suoni contemporanei.
È come se la Musica raccontasse l’incontro inconsapevole di epoche lontane accomunate dal linguaggio dei suoni.
Dream Notes
Appunti Onirici
Pat Battstone piano
Giorgia Santoro flauto
Tra gli ultimi album in uscita, vi è Dream Notes (Appunti Onirici), il nuovo album del pianista statunitense Pat Battstone e la flautista salentina Giorgia Santoro, rilasciato il 4 ottobre 2019, con l'etichetta discografica Leo Records.
La particolarità dell'album è questa fusione tra il flauto suonato da Giorgia Santoro e il pianoforte suonato da Pat Battstone, una fusione che crea un atmosfera particolare, con suoni ''selvaggi'' che ricordano il richiamo della foresta. Infatti, Dream Notes è un insieme di ''appunti di viaggio in una foresta che abita il sogno, una rivelazione, un viaggio incantato ... il piano, il flauto, i suoni di animali". Gli stessi titoli di alcune tracce si rifanno alla natura, come ''The Forest Within'', ''Attraverso i rami'', ''The flowers of Benten'', ''Beyond the river banks''.
L'album è formato da 11 tracce, accompagnate a loro volta da dipinti, quelli dell'artista Daniela Chionna, che possiamo trovare nel libretto dell'album. In un certo senso per capire meglio il significato delle atmosfere sonore che si creano nell'album bisogna guardare questi dipinti, visto che è da questi dipinti che il pianista e la flautista hanno preso ispirazione. Un elemento che subito attira la nostra attenzione sono quei rami che vengono ripresi in più dipinti, che l'artista Daniela Chionna descrive come "appunti onirici''.
L'idea di riprodurre musica sui dipinti di Daniela è nata nel 2017. Da li dopo diversi incontri tra loro è nato il progetto che possiamo ascoltare in questo album.
Giorgia Santoro interpreta Ennio Morricone
Flauto, flauto contralto, flauto basso, bansuri,
xiao, voce, tampura elettronica, cimbali, live electronics
Ennio Morricone è considerato il più grande compositore cinematografico vivente del mondo, una leggenda il cui lavoro ha oltrepassato i confini del grande schermo. Un maestro della sua arte, un vero virtuoso che ha intrecciato stili contrastanti per produrre alcune delle musiche più sublimi dei nostri tempi.
Giorgia Santoro, flautista eclettica la cui carriera è costellata da esperienze nella musica classica, contemporanea, jazz e tradizionale, ripropone alcuni dei brani più celebri del compositore, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “C’era una volta in America”, dalla “Leggenda del pianista sull’oceano” a “Mission”, da “C’era una volta il West” a “Il buono, il brutto, il cattivo”.
Flatus Vocis
Spiritual Songs
Stefano Luigi Mangia voce
Giorgia Santoro flauti
“Là fuori, al di là delle idee di falso e giusto c'è un vasto campo: come vorrei incontrarvi là. Quando colui che cerca, raggiunge quel campo, si stende e si rilassa: là non esiste credere o non credere”. (RUMI).
“La spiritualità è una dimensione così tanto ampia da essere polisemica e multidirezionale; si nasconde nell’inatteso, nel diverso; non ha tempo, non ha luogo, non ha stili: è solo un “campo” che se ti attraversa lo fa annullandoti e portandoti oltre te stesso” (S. L. Mangia)
Il duo “Flatus Vocis” sarà alla ricerca della spiritualità intesa non come credo, ma come viaggio introspettivo, intimo, mistico e personalissimo. Un viaggio che farà uso della forma canzone intesa, però, senza vincoli stilistici, né cronologici, né geografici. L’ascoltatore potrebbe, quindi, trovarsi immerso in una moltitudine di sonorità che spaziano dal jazz, al folk fino al pop-rock. Non c’è, dunque, l’intenzione di congiungere un repertorio a tutti i costi, ma di annullare le barriere e sublimare l’intimo più recondito nell’idea che l’animo umano sia un caleidoscopio di pulsioni emozionali diverse per ciascun individuo, le quali possono essere stimolate in e da qualsiasi direzione.
“Il flauto è una voce e la voce è un flauto” : un binomio raro che di per sé rappresenta una sfida nel riproporre, in chiave del tutto inattesa ed originale, composizioni di J. Lennon, D. Bowie, M. Jackson, Sting, e molti altri ancora.
Festival Il Cammino Celeste
Percorsi musicali lungo le vie dei Pellegrini
nella Puglia Meridionale
Il Festival nasce nel 2016 da un'idea di Giorgia Santoro e Luigi Del Prete con l'intento di valorizzare le Vie Francigene percorse dai pellegrini in viaggio verso Gerusalemme nella Puglia meridionale, con particolare attenzione al percorso che dal porto di Brindisi conduce fino a Santa Maria di Leuca. I pellegrini percorrevano il prolungamento della Via Traiana che nel suo tratto sino ad Otranto assunse il nome di “Traiana Calabra”, strada romana che si ricongiungeva alla “Sallentina”, altra antichissima strada che collegava Taranto ad Otranto passando da Veretum.
Nel corso degli ultimi anni, grazie al sostegno dell'Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia in collaborazione con AEVF - Associazione Europea delle Vie Francigene e all’impegno dell'Associazione Le Comunità Ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia Meridionale, lungo i circa 160 chilometri del tratto salentino della Via Francigena sono stati apposti i segnavia in modo che i pellegrini possano camminare ponendo la propria attenzione alla bellezza del paesaggio e al proprio benessere interiore. I concerti si svolgono infatti, lungo alcuni dei luoghi attraversati per oltre un millennio dai viandanti che in questo modo mantenevano fede a un voto di penitenza, di amore e speranza. Sono state scelte alcune tra le più antiche testimonianze di devozione e sosta dei pellegrini lungo il percorso e vi sono stati associati percorsi musicali curati da artisti e studiosi che da tempo svolgono una ricerca sul tema del cammino, anche attraverso riletture e interpretazioni dei nostri tempi.
Tran(ce)formation Quartet
GIORGIA SANTORO flauto, ottavino, flauto contralto, flauto basso, bansuri, xiao,
scacciapensieri, voce, effects
ADOLFO LA VOLPE chitarra elettrica, chitarra acustica, lapsteel, oud, effects
MARCO BARDOSCIA contrabbasso
PIPPO D'AMBROSIO batteria, tabla, tamburi a cornice, percussioni
Nato nel 2006 da un’idea di Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe, ha alle spalle numerosi concerti ed un cd, "Entrance", edito nel 2011 per la Leo Records, etichetta inglese che è da vent'anni un punto di riferimento per la musica improvvisata europea e mondiale, e che ha in catalogo lavori di artisti quali Sun Ra, Anthony Braxton, Cecil Taylor, Steve Lacy.
“Entrance” ha ricevuto favorevolissimi consensi da parte della critica nazionale ed estera; è stato trasmesso in tutto il mondo da emittenti radiofoniche internazionali: Radio Ciutat Vella, Barcelona (Spain), Radio T, Chemnitz (Germany), CHRW Station of the University of West, Ontario (Canada), La Nuit des Sauriens, Paris (France), Berkeley (California), Battiti Rai RadioTre (Italy).
A gennaio dello scorso anno, esce il secondo disco, intitolato “Nautilus”, che segna un’ulteriore maturazione del personalissimo sound dell’ensemble, basato sul dialogare e contaminarsi di linguaggi musicali differenti, quali il jazz, la musica contemporanea, il rock, le musiche tradizionali del nord dell’India e del bacino del Mediterraneo, il tutto arricchito dall’uso di strumenti millenari come il bansuri, lo xiao e l’oud. Le sonorità del quartetto conducono l’ascoltatore in una dimensione onirica, di volta in volta ipnotica, fiabesca oppure straniante; non a caso il viaggio si conclude con “Over the rainbow”, unico brano non originale del cd, trasformato però in una eterea ascensione verso lo spazio, oltre l’arcobaleno.
Dal cd NAUTILUS